Alla scoperta del Complesso difensivo della Repubblica di Genova- Parte 2

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta del Complesso difensivo della Repubblica di Genova nel Tigullio e con questa seconda parte dell’articolo veleggeremo sottocosta verso il Castello di Punta Pagana e la Torre Pagana.

La partenza è ovviamente dalla comoda banchina della Marina Porto Antico di Genova, mentre la prima tappa di questo secondo itinerario alla scoperta delle fortificazioni che hanno reso grande la Superba nei secoli non può che essere Il Castello di Punta Pagana. La fortificazione è facilmente avvistabile via mare in quanto si trova all’estremità di Punta Pagana all’interno del parco privato di Villa Spinola.

L’edificazione dell’antico Castello di Punta Pagana è cominciata nell’aprile del 1625 per completare il complesso di fortificazioni volte a rispondere ai duri attacchi via mare portati avanti dalle forze ostili alla Repubblica di Genova. Alla costruzione contribuirono anche i capitaneati di Rapallo, Recco, Chiavari e
delle podesterie di Moneglia e Sestri Levante, i lavori terminarono nel 1627 quando la struttura fu dotata di fossato anti invasione e ponte levatoio.

Nonostante fosse situata in una posizione strategica e ben armata, la fortificazione non fu mai coinvolta in vere e proprie azioni di guerra tanto che, già nel 1644, il Senato Genovese ne ordinò la demilitarizzazione. Il castello diventò così la sede del Commissariato di Sanità di Rapallo. Lungo i secoli il Castello di Punta Pagana è stato ri-armato nel 1684 dopo il bombardamento navale di Genova portato avanti dalla flotta francese, per poi essere nuovamente disarmato nel 1705 quando divenne una
residenza privata. Attualmente il Castello di Punta Pagana è una delle attrazioni turistiche più apprezzate del Tigullio.
Proseguendo la nostra veleggiata sotto costa in direzione Rapallo si raggiunge la vicina Torre di Punta Pagana un edificio difensivo ubicato nella frazione di San Michele di Pagana a Rapallo. La torre di avvistamento è un edificio cinquecentesco eretto presso l’insenatura tra Trelo e Prelo costruito per fare
fronte ai continui attacchi via mare da parte dei pirati barbareschi che presero di mira l’area del Tigullio e l’intera Repubblica di Genova per tutto il XVI secolo.

L’idea di costruire la Torre di Punta Pagana fu del Capitano Gerolamo Roisecco incaricato dal Senato della Repubblica di Genova di studiare l’edificazione di nuove fortificazioni atte a difendere il Golfo del Tigullio. L’inizio della costruzione risale al 16 maggio del 1562 e terminò l’anno successivo quando la
Torre di Punta Pagana, fu armata e dotata di sistemi difensivi. La struttura è facilmente avvistabile via
mare e conserva immutato il suo fascino severo che testimonia l’antica potenza della Repubblica di
Genova.

Prima di mollare gli ormeggi per veleggiare verso la banchina della Marina Porto Antico di Genova consigliamo di attraccare la barca nel Golfo di Rapallo per visitare le fortificazioni anche al loro interno e soprattutto per gustare un buon piatto di pansotti in salsa di noci, il piatto diventato il simbolo
gastronomico del Tigullio. I pansoti sono un particolare tipo di pasta fresca ripiena di prebugiun,un mix di erbette selvatiche che crescono spontaneamente sui monti liguri, mentre la salsa di noci, ottenuta miscelando insieme: noci, pinoli, aglio, olio extravergine di oliva e pane inumidito nel latte, rappresenta una valida e gustosa alternativa al più conosciuto pesto alla genovese. I più golosi possono invece lasciarsi tentare dai cubeletti, i teneri dolcetti di pasta frolla ripieni di marmellata che dal 2012 sono diventati gli ambasciatori culinari di Rapallo grazie alla denominazione comunale di origine. Un piatto di
pansoti in salsa di noci e due cubeletti vi forniranno l’energia necessaria per ripercorrere la meravigliosa riviera ligure a vele spiegate fino al definitvo attracco presso la banchina della Marina Porto Antico e ritornare sotto l’ombra della Lanterna di Genova.

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