La Liguria in bocca, spender poco e mangiare da signori. Da Marina Porto Antico alla scoperta delle tradizioni.

Trattorie a portata di ormeggio a Genova

Per chi ormeggiasse in Liguria o frequentasse il levante è risaputo che uno degli appuntamenti da non perdere è la Sagra del pesci di Camogli riproposta ogni seconda domenica di maggio e ideata dall’avvocato Filippo De Gregori nel 1952 .  In quest’occasione vengono cucinate in una padella enorme di  acciaio ( più di un diametro di 4 metri e un manico di 6) circa 30mila porzioni di frittura in piazza Colombo. Già dalla sera prima si festeggia la ricorrenza del patrono dei pescatori, san Fortunato,  Dove otto volontari portano sulle loro spalle i quattro quintali della statua del santo per concludersi con i tradizionali falò delle 23. Usanza vuole che le pire siano realizzate dai due quartieri di Camogli, il Porto e il Pinetto, con legno ricavato da vecchie barche, mobili dismessi e vari manufatti ormai finiti in disuso. Il tutto ospitato nel palazzo settecentesco della trattoria della Raibetta.

Se volessimo addentrarci dal nostro posto barca all’insegna della gastronomia genovese a questo punto non possiamo lasciarci sfuggire le numerose,  ma a volte introvabili, trattorie cittadine. Ricordando che di tradizione i genovesi sono ben attenti alle spese, di conseguenza le trattorie ne rispecchiano e rispettano l’indole; si può mangiare veramente bene con una spesa che difficilmente supera i 30 euro. Dicevamo però che non è semplice trovarle, infatti non si può prenotare e spesso non c’è un insegna che le indichi dall’esterno!

La nostra ricerca culinaria parte come sempre da Marina Porto Antico, riferimento per scoprire Genova dal proprio ormeggio con quella possibilità di gustare quel raro sapore che conciglia il sonno nella propria barca prima di visitare una città. Il gusto quindi di avere il proprio albergo galleggiante in un posto barca nel cuore della meta da scoprire.

A dieci minuti di passeggiata dalle banchine, ci si addentra in vico Caprettari, uno dei carruggi famigerati del centro. Qua da notare l’Antica Barberia Giacalone, una bottega del 1882 in stile liberty, con specchi colorati e finiture Art Decò, dove tutto è rimasto inalterato. Al civico 10R, a 30 metri di distanza, si giunge alla Trattoria della Raibetta un pilastro per gli abitanti della zona una sicurezza per i visitatori. Situata all’interno di un palazzo del 700 con mattoni a vista e arredo rustico si può assaporare appieno la cucina della tipica. Consigliata la frittura di pesce e i piatti del giorno, per chi si fida, sono una vera soddisfazione.

In un ambiente dove si respira la vera tradizione e la cucina locale incontriamo la trattoria Sà Pesta, ricavata all’interno di un antico deposito del sale, è famosa per la farinata e le torte di verdure, ma nel menù troverete le immancabili trofie al pesto, le acciughe ripiene, lo zemino di ceci. In linea con un tempo ormai passato sono anche i suoi orari, chiusa la domenica e da lunedì a mercoledì si mangia solo a pranzo.

Per i veri esploratori in Vico Vegetti 3R a due passi da piazza san Bernardo, mangiare alla trattoria Mangiabuono è una vera sfida per i turisti, non ha insegna e, come in altre trattorie, non si può prenotare. Sarete ricompensati con cucina di ottima qualità. Il posto è piccolo e tempo permettendo qualche tavolo lo troverete anche fuori. Il menu è scritto a mano in linea con la tradizione ligure.

A due passi dagli ormeggi di Marina Porto Antico, un altro locale storico è l’Antica Friggitoria Carega in via Sottoripa, Troverete il bancone in bella vista e se non si vuole ordinare e portare via molto probabilmente mangerete in strada, i posti sono letteralmente contati. Il menu è assolutamente irresistibile: fritti misti di pesce, baccalà in pastella, cuculli e frisceu, pizze e farinate, pesce in umido. Un posto che è nel cuore dei genovesi, come testimonia anche la foto che ritrae Fabrizio De Andrè con il figlio Cristiano, davanti al bancone, conservata dentro il lacale. L’offertà è più che conveniente: con 10 Euro andrete via estasiati!

In ultimo se volete sperimentare una rinnovata cucina ligure, la Trattoria dell’Acciughetta fa sicuramente al caso vostro. Non si può sapere cosa vi aspetta nel menu, le pietanze cambiano ogni giorno con ingredienti comprati nei mercati sempre freschi. Le acciughe sono “sante” o a braccetto, fritte, marinate e in mille altri modi tutti da assaporare. Tra i primi piatti, i ravioli Presidio Slow Food al tocco genovese e le trofie integrali “all’Acciughetta”. A differenza delle altre destinazioni l’atmosfera è qui più… attuale. Passato e presente hanno trovato un ottimo punto di equilibrio e la giovane gestione rende molto piacevole la permanenza.

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