Cima attorcigliata a un’elica, come agire?

Una cima che si attorciglia a un’elica è una vera sfortuna, ma può succedere. Scopriamo assieme le diverse modalità con cui risolvere questo imprevisto che si verifica in alcune situazioni particolari

L’inverno si addentra nel periodo più rigido, perciò lo staff di Marina Porto Antico ha pensato di fare il punto su un’altra tematica un po’ ostica, che merita l’attenzione degli armatori, marinai e  capitani, magari durante una serata di letture davanti al camino.

La cima che si attorciglia all’elica è un fatto poco piacevole che può verificarsi nostro malgrado. Vediamo qualche consiglio su come sbrogliare l’elica e sul da farsi in caso di necessità.

Perché può succedere? Capita nei porti affollati e capita nelle giornate estive: la cima di qualche gavitello, la nota tirella, oppure basta un sacchetto di plastica alla deriva, ed ecco che il motore si spegne. È l’elica che incontrando un corpo estraneo blocca l’asse e di conseguenza il motore.

La prima operazione da eseguire, non appena avrete notato che il motore non gira più, è quella di spegnere definitivamente il sistema di propulsione. Spiegano infatti i meccanici nautici che se non si tolgono marcia e gas con prontezza, il rischio allora è quello di aumentare lo sforzo sull’asse di trasmissione, con la conseguenza dell’inevitabile danno allo stesso.

cima-attorcigliata-elicaUn piccolo consiglio. Se vi accorgete di questi “sintomi” di cui vi abbiamo appena parlato, un trucchetto sta nell’invertire la marcia per una frazione di secondo. Ciò tal volta influisce permettendo di liberare l’elica in un batter d’occhio. Il risultato positivo si verifica spesso, qual ora l’oggetto estraneo sia un cavo di grosse dimensioni.

Un altro consiglio. Se fossero le cime di bordo attorcigliate all’elica, per esempio la scotta dello spinnaker, in alcuni casi queste si sbrogliano applicando all’estremità libera delle stesse una semplice trazione, ciò sempre e  dopo aver posto il motore in folle, non prima.

Elica attorcigliata da una cima, il da farsi

Se così non fosse, il passo seguente prevede di fermare la navigazione istantaneamente e gettare l’ancora per le verifiche del caso.

Qual ora non fosse possibile ancorarsi è necessario procedere come si può, suggeriamo di assicurare la persona che andrà sott’acqua a ispezionare l’elica e di farlo mediante una cima di sicurezza legata all’imbarcazione.

Quello che serve in termini di oggetti. Servono una buona maschera, pinne, boccaglio e un coltello. E quindi immergersi nella zona dell’elica per vedere chi sia il “nemico”.  Ben armati di un coltello affilato e seghettato, potrete facilmente debellare la cima avvinghiata alla bella elica in dotazione al vostro yacht.

Va aggiunto che nelle giornate di mezza stagione, sarebbe consigliabile navigare con a bordo una muta, ciò aiuterebbe a intervenire in queste emergenze tramite una dotazione idonea in caso di acque fredde. Inutile aggiungere quanto sia avvantaggiato chiunque possegga abilità subacquee, magari acquisite in un corso opportuno, che non guasta affatto.

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