castello d'Albertis

Non la solita Genova: visita al castello d’Albertis

Continua il nostro viaggio nel nostro stupendo capoluogo per individuare delle attrazioni diverse per chi vuole visitare Genova e trovare sempre qualcosa di nuovo e di estremamente interessante: dopo aver parlato della Street Art a Genova e dell’affascinante Cimitero Monumentale di Staglieno, oggi vogliamo concentrare la nostra attenzione su un insolito museo-dimora, che prende luogo in uno straordinario castello neogotico: parliamo del Castello D’Albertis e del suo Museo delle Culture del Mondo, una meta che ha parecchi motivi per entrare nel programma di chi si concede qualche giorno di piacere a Genova. Vedremo quindi brevemente la storia del Castello D’Albertis e quello che può offrire al turista, per poi spiegare come raggiungere questo luogo a partire dal nostro porto turistico di Genova Marina Porto Antico.Castello d'Albertis e genova

Il castello d’Albertis e il Museo delle Culture del Mondo

A Genova ci sono tanti musei: si parla di ben 33 musei nel raggio di soli 10 chilometri, da Galata museo del mare ai Musei di Strada Nuova, per arrivare fino al Museo d’Arte Orientale e al Museo del Risorgimento. Ecco, quello ospitato dal castello d’Albertis è un museo decisamente particolare, esponendo al pubblico una grande varietà di materiale archeologico ed etnografico raccolto principalmente dal Capitano Enrico Alberto d’Albertis, e in piccola parte dal cugino Luigi Maria. Il Capitano viaggiò infatti in lungo e largo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, per mare e per terra, per poi portare a casa di volta in volta oggetti preziosi ed evocativi. Aggirarsi tra le camere delle meraviglie del castello d’Albertis vuol dire quindi incontrare le più differenti culture, per lasciarsi trasportare dal fascino che il Capitano stesso – profondamente genovese anche in questo – provava nei confronti di terre e società lontane. Monili, vasi, lampade, lance cinesi, lance del Sudan, alabarde europee, manufatti dei nativi americani, frammenti di sculture maya, manoscritti etiopici, oggetti polinesiani e australiani: le collezioni di d’Albertis spaziano in ogni angolo del mondo. Tutto questo prende luogo in sale arredate con uno stile neogotico con chiare influenze ispaniche, moresche e orientali.

Il castello stesso, del resto, sarebbe già di per sé un’attrazione: la casa – donata alla città di Genova dal Capitano Enrico Alberto d’Albertis al momento della morte – costruita a fine Ottocento su fortificazioni Cinquecentesche, offre un panorama stupendo sulla sottostante città. Per completezza, va detto che il Capitano fu tra le altre cose anche il fondatore del primo yacht club italiano, e che riuscì a compiere per tre volte il giro del mondo. Non un personaggio che si può incontrare tutti i giorni, insomma.Genova

Raggiungere il castello d’Albertis dal nostro porto turistico di Genova

Raggiungere il castello d’Albertis dal nostro Marina Porto Antico di Genova è facile e veloce: di fatto dista soltanto un chilometro dai nostri posti barca. Chi ormeggia la propria barca nel nostro porto turistico può quindi raggiungere il museo direttamente a piedi, usufruendo eventualmente dell’ascensore Montegalletto, che si raggiunge velocemente da piazza Acquaverde: in questo modo si potrà evitare un po’ di dislivello. Una volta arrivati quassù, si potrà godere di una vista spettacolare e inimitabile sulla città come sul porto di Genova. Nel visitare il castello vale sicuramente la pena abbandonarsi anche alla visita del suo giardino, incorniciato dalle mura merlate della fortezza e dal ponte levatoio, e arricchito da laghetti, cascatelle, rovine d’artificio e piante esotiche.

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